Amazon vs Google
Stare con il piede su due staffe non è sempre sbagliato.
Gravi tumulti stanno travolgendo la galassia a causa della competizione sulle rotte mercantili verso i sistemi stellari periferici. L’ingorda federazione dei mercanti, sperando di risolvere la questione si sta dando battaglia a colpi di Echo e di Home…
No, non è l’ultimo episodio di Guerre Stellari, e no, non si tratta di una guerra nello spazio siderale, ma è pur sempre una battaglia fra Titani: è la lotta fra Amazon e Google due dei maggiori colossi del web.
Partiamo col dire che sono tra le prime aziende con maggior valore economico al mondo.
Secondo i dati della l’ultima Global 500 di Brand Finance¹ che mette in fila le prime 500 aziende del mondo, Amazon scalza Google prendendosi il primato assoluto con un incremento di valore annuo del 42%.
Noi inserzionisti possiamo davvero permetterci di ignorare Amazon o continuare a relegarlo al ruolo di riserva?
Non dico che Google con il suo terzo posto in classifica ed un valore di 120,9 miliardi di dollari debba farci dubitare della sua piattaforma, ma, sicuramente non possiamo non prestare la dovuta attenzione a quello che si sta dimostrando uno dei migliori motori di ricerca per quanto riguarda lo shopping on-line e gli acquisti in generale.
I dati ci dicono che un numero sempre crescente di utenti (oltre il 70%)³ effettua una ricerca su Amazon prima dell’acquisto, indipendentemente dal fatto che avvenga in uno store virtuale oppure fisico: legge la scheda prodotto, spulcia le recensioni, guarda le foto e compara i prezzi.
Che tu sia un venditore o un produttore diventa chiaro che essere su Amazon e promuovere i tuoi prodotti anche in questo marketplace è fondamentale.
Una delle prime obiezioni a questo punto riguarda il codice EAN.
Per vendere su Amazon infatti i prodotti devono avere un codice EAN (European Article Number): un codice a barre soggetto a degli standard internazionali.
L’EAN serve per l’identificazione univoca di prodotti destinati al consumatore finale. Se non possiedi questo codice?
Nessun problema.
Puoi vendere su Amazon anche senza codice EAN.
Ci sono più soluzioni:
1. Sei un produttore.
Puoi iscrivere la tua marca nel Registro marche di Amazon² e richiedere codici GCID (codici di esenzione).
Per iscrivere la tua marca devi possedere un marchio registrato sotto forma di marchio verbale o marchio figurativo con elementi verbali.
2. Sei un rivenditore ufficiale.
Puoi richiedere l’esenzione per una categoria di prodotti o per singoli prodotti tramite lettera del produttore.
E’ necessario fornire ad Amazon una lettera giustificativa fornita dal produttore in cui spiega ad esempio, che non ha mai fatto uso di codici EAN e non lo farà per i prossimi 3 anni, e allegare un elenco di prodotti a campione che Amazon analizzerà prima di darti una risposta in 2 giorni lavorativi.
3. Richiedi l’esenzione tramite foglio excel.
Se non riesci ad ottenere la lettera dal produttore puoi creare un foglio Excel con l’elenco dei singoli prodotti, da inviare al marketplace. Questa opzione è valida solo per il mercato italiano.
I modelli Excel saranno diversi in base alla tipologia di prodotto perché saranno differenti le caratteristiche richieste.
Una volta effettuata la richiesta avrai 30 giorni di tempo per inserire i prodotti, altrimenti dovrai effettuare nuovamente l’intera procedura.
Ci siamo
Ok ora siamo su Google, siamo su Amazon e molto probabilmente usiamo anche altri 3 o 4 strumenti di promozione on-line.
Ma visto che siamo in tanti e che in molti facciamo inserzioni è necessario creare degli ottimi contenuti e analizzare i dati, perché diciamocelo, a noi non interessa avere i nostri 15 minuti di notorietà, ma contare i soldini che tornano nelle nostre tasche, che tradotto in web-marketese significa vedere un ritorno dell’investimento positivo, meglio se molto positivo ;-).
Vediamo allora come creare una buona pagina di prodotto su Amazon.
La regola d’oro del venditore (e dell’inserzionista) è capire di cosa ha bisogno il consumatore.
Prima di pubblicare qualsiasi cosa, è necessario fare lo sforzo di mettersi nei panni dell’utente. Dovresti farlo quando crei la lista di prodotti da promuovere, quando scegli le parole per descriverli e le immagini da pubblicare.
Sul web, oltre ad intercettare i bisogni del nostro consumatore tipo, abbiamo anche un’altra importante necessità: guadagnarci la sua fiducia. L’utente non ci conosce, non entra in un negozio fisico, non vede la nostra faccia rassicurante 😉 e non può prendere in mano il prodotto, toccarlo e analizzarlo prima di mettere mano al portafogli.
In questo caso Amazon ci da un grosso aiuto perché ci offre la possibilità di inserire un gran numero di informazioni, il prezzo e un buon numero di foto.
Non solo ci da spazio, ma ci guida verso degli standard qualitativi piuttosto alti per offrire la miglior esperienza possibile per l’utente (ad esempio per quanto riguarda le immagini).
Inserire più immagini possibili e della miglior qualità
è una buona norma che aiuta il consumatore a farsi un’idea quanto più vicina al vero del tuo prodotto. Scatti da diversi punti di vista, dettagli, zoom che mostrano la grana dei materiali, etc… aiutano a far si che all’utente sembri di avere quel prodotto fisicamente fra le mani.
una descrizione accurata
aiuta il consumatore a a farsi un’idea più precisa di ciò che sta guardando o a capire se quello è proprio il prodotto che stava cercando. Colore, materiale, metodo di lavorazione, forma, dimensioni…le informazioni sono infinite in base alla tipologia di prodotto che vogliamo commercializzare.
i bullet points
sono una vera e propria risorsa per il venditore Amazon: si tratta di un elenco di 5 caratteristiche chiave che scegli di mettere in evidenza. Il lettore si affida molto alla bullet list quindi va studiata e curata con attenzione.
Ogni punto ha a disposizione 500 caratteri che possiamo tranquillamente infarcire di keywords, ricordandoci però che leggibilità e coerenza hanno la priorità. Ci sarebbero una serie di trucchetti da tenere presenti e ne parleremo prossimamente in un’altra delle nostre newsletter.
non dimentichiamo la customer care!
Sempre per il motivo “fiducia” un elemento da non sottovalutare, anzi da venerare è l’attenzione al post-vendita, anzi oserei dire al post- transazione.
Il cliente va rassicurato sui tempi di consegna, sulla spedizione e, se qualcosa andasse storto, anche la vostra politica riguardo i resi o le insoddisfazioni rispetto all’articolo consegnato è molto molto importante, perchè gli utenti scrivono RE-CEN-SIO-NI e se è vero che una recensione positiva vale oro, una recensione negativa pesa come un macigno.
Se ti interessa saperne di più sul post vendita dai un’occhiata all’articolo “E-COMMERCE, POST VENDITA E GESTIONE DEL RESO”
un po’ di strategia.
Parto dal presupposto che chi si è messo d’impegno a preparare la pagina di prodotto, individuando le keywords, scegliendo il titolo appropriato, le descrizioni, le foto e le caratteristiche principali da inserire nell’elenco puntato, si sia prima fermato un momento, abbia scarabocchiato le sue idee su un foglio, sia salito su una sedia e abbia preso le distanze da tutte le microattività che si appresterà a svolgere, per avere una visione d’insieme, ricordare da dove parte, da ciò che ha, e guardando a quelli che sono gli obiettivi che vuole raggiungere per i diversi target di riferimento. Ma questo è scontato, no?
E’ un lavoro impegnativo, se hai tempo e capacità puoi farlo da solo oppure affidarti a dei buoni consulenti di web marketing. È comunque un lavoro che porta risultati e dà molta soddisfazione.
Non per fare gli ultimi Jedi della situazione ma “al lavoro! … e che il ROI sia con te!”
Glossario
ROI: acronimo di Return on Investment, è un indice di redditività del capitale investito.
Riferimenti
¹Brand Finance Global 500 2018 ²Brand Registry Amazon ³Amazon: The Big E-Commerce Marketing Opportunity for Brands