XML non è la misura di una t-shirt

Chiunque sia in grado di navigare su internet, si sarà accorto che spesso il nome delle pagine è seguito dal suffisso .HTML o .HTM: l’estensione corrisponde alla “lingua” in cui è stata scritta la pagina. Le pagine contengono una serie di codici e parole chiave, che il browser (il programma che usiamo per navigare, come Explorer o Netscape) è in grado di leggere e tradurre in immagini, caratteri, colori che noi vediamo sullo schermo.

Da anni la “lingua” del web è l’HTML. Le innovazioni avvenute nella rete e il bisogno di passare da siti oltre che “belli da vedere” siano anche efficienti, veloci, sicuri e sopratutto utilizzabili su diverse piattaforme tecnologiche hanno messo in luce tutte le lacune dell’HTML, dimostrando la necessità di utilizzare un nuovo linguaggio.

La risposta a questo problema è stata individuata nello standard XML, acronimo di Extensible Markup Language.
Come funziona l’ XML? Cos’ha di diverso dall’HTML? Come può rivoluzionare la vita sulla rete?
Nei linguaggi attuali gli elementi di contenuto delle pagine (ad es. il testo che descrive un profilo aziendale, l’immagine di prodotto, ecc), sono rappresentati assieme a tutte quelle informazioni che ne costituiscono la forma (il tipo di carattere, i colori, le dimensione delle tabelle in cui rappresentare dati, ecc). Al contrario nel documento XML vengono descritti solo i contenuti del sito, lasciando il compito di gestirne l’aspetto a file di stile (.XLS) separati.
In questo modo una pagina .XML è “trasportabile”. Il file di stile, permetterà ai contenuti del sito d’essere visualizzati sui vari sistemi di accesso alla rete (PC, Mac, portatili, cellulari…) a seconda delle esigenze di questi ultimi, lo stesso sito sarà impaginato diversamente a seconda che lo si navighi dal PC di casa o magari dal palmare.
In alcuni casi l’XML permette pure di ovviare all’utilizzo di altri linguaggi complessi come il Java o l’ASP. E’ uno standard talmente flessibile che pare destinato a diventare una sorta di “lingua franca” del web e forse dell’informatica.

Per facilitare il passaggio dal HTML al XML, è attualmente usato un linguaggio ibrido, l’XHTML, linguaggio HTML in grado di leggere anche diverse funzioni dell’XML, ma questo periodo di transizione si profila relativamente breve, e l’XML è ormai supportato da la maggior parte delle applicazioni web esistenti, e le prossime versioni dei browser più famosi avranno pieno supporto per questo nuovo linguaggio, e ciò comporterà la lenta scomparsa dell’HTML.

Per le aziende scegliere di sviluppare con tecnologie XML compatibili significa essere certi di poter utilizzare estesamente le proprie risorse nei prossimi anni.