Una delle domande che ci ponete più spesso, quando ci chiedete consulenza sui contenuti (articoli SEO oriented, social, newsletter) è: “Cosa pubblichiamo?” E subito dopo aggiungete: “Perché noi non abbiamo contenuti!”
Non è assolutamente vero: avete tante cose da dire e spiegare, solo che non lo sapete.
Il nostro ruolo, in tutto questo, non è inventarci dei contenuti per voi – non potremmo mai riuscirci – ma darvi gli stimoli giusti per aiutarvi.
Di seguito abbiamo riportato 3 idee che abbiamo dato a un nostro cliente, che lavora in un mercato B2B molto specifico, per individuare contenuti e che possano essere per voi un esempio per il piano editoriale che dovete strutturare.
Come creare un piano editoriale: sfruttare le informazioni dell’insider
Non potevamo produrre testi generalisti, ma dovevamo creare contenuti di valore che fornissero informazioni aggiuntive a chi già conosce nel dettaglio l’argomento. Ci serviva qualcuno che ne sapesse ancora di più del potenziale target.
Il primo input che abbiamo dato al nostro cliente è stato quello di interfacciarsi con una figura interna e tecnica che sapesse tutto sui prodotti e sui loro utilizzi.
L’azienda ha coinvolto un ingegnere – il nostro insider – che è riuscito a proporre argomenti veramente settoriali.
Con lui e il reparto marketing dell’azienda lavoriamo grazie a un piano editoriale: lui propone l’argomento, abbozza un testo molto tecnico e noi ci occupiamo di rivedere il contenuto, per adattarlo alla forma dei social, e della grafica.
Come creare un piano editoriale social e non solo:
l’importanza del reparto Customer Care e delle FAQs’
Avete mai pensato che patrimonio di informazioni può avere il reparto di Customer Care (o chi si occupa di assistenza al cliente)? Ogni giorno riceve segnalazioni, domande, reclami, richieste di informazioni generaliste, ma anche specifiche.
Sfruttate queste informazioni per costruire contenuti e un piano editoriale per il blog e per i social media. Diffondete questi contenuti anche tramite la vostra newsletter: questi input fanno parte della seconda idea che abbiamo dato al nostro cliente.
Sfruttare i suggerimenti di Google Suggest per capire quali argomenti interessano la tua nicchia
La terza idea che abbiamo dato al nostro cliente proviene dalle strategie per la SEO. Ci siamo vestiti dei panni del nostro utente tipo e abbiamo provato a cercare su Google quello che potrebbe cercare lui utilizzando delle parole chiave specifiche (individuate con strumenti come SeoZoom).
Google Suggest – che, per intenderci, è quello strumento che completa la tua digitazione quando cerchi qualcosa sul motore di ricerca – ci ha restituito dei risultati interessanti che si prestavano a scrivere degli articoli ben approfonditi.
Adesso hai dei suggerimenti che puoi utilizzare come modello per il tuo piano editoriale: e non dire più che dentro la tua azienda non ci sono contenuti!